Nei Paesi occidentali, arrivare all’età di cento anni è un caso raro e poco diffuso anche se vi sono delle aree geografiche, come per esempio la Sardegna, dove la concentrazione di centenari è senza dubbio maggiore.
Osservando la realtà mondiale, i più longevi sono gli Hunza una popolazione che abita in Pakistan, ai confini con la Cina, e che riesce a superare i cento anni senza nessuno dei tipici problemi legati all’invecchiamento. Gli abitanti di queste zone sono fisicamente forti, non temono la fatica e svolgono, regolarmente, lavori faticosi come quello dei campi.
La longevità degli Hunza è determinata dall’insieme di più fattori, primo fra tutti lo stile di vita e l’alimentazione prettamente vegetariana. Questa popolazione si nutre, prevalentemente, con i frutti della terra e, durante la stagione fredda, segue una dieta molto scarsa che è paragonabile ad un semi digiuno. Infatti, d’inverno quando le risorse alimentari sono minori gli Hunza consumano pasti frugali, senza per questo perdere la loro energia o le capacità di adempiere ai compiti quotidiani.
Sembrerebbe un paradosso ma, in realtà è una strategia adattata anche dal mondo animale per sopravvivere in periodi di carestia.
Grazie ad un’alimentazione ricca di fibre sali minerali e vitamine questa popolazione non è affetta dalle patologie tipiche dei Paesi industrializzati. Nella tipica dieta non mancano i legumi, i cereali e le verdure; invece, hanno un consumo ridotto di carne e di sale. Gli Hunza producono e si alimentano anche con formaggio e latte di capra.
Le persone vivono a lungo ed in salute e restano forti e capaci di condurre una vita attiva.
I ricercatori hanno evidenziato che riescono a generare figli, senza problemi, anche in età avanzata e che continuano a lavorare la terra anche superati i cento anni. Gli Hunza conducono una vita faticosa ma al contempo semplice, si muovono moltissimo e hanno ottimi rapporti sociali, un elemento fondamentale è la loro capacità di essere sempre sereni e di non essere soggetti a stress e nervosismo.
Bisogna considerare anche che questa popolazione ha un ritmo di vita differente da quello dei Paesi industrializzati e che può godere di un ambiente ancora incontaminato, nel quale non si viene in contatto con nessun tipo di inquinamento. Gli Hunza sono stati oggetto di differenti studi; in particolare, si è dedicato a loro il medico Mec Carrison. Le ricerche sono tutte arrivate alle medesime conclusioni: si tratta di persone in salute, capaci di svolgere lavori usuranti e di arrivare a compiere 140 anni.
I ricercatori hanno scoperto che a contribuire a tutto questo vi è anche l’acqua che consumano che è alcalina ed ha un alto potere antiossidante. L’acqua di questa valle del Pakistan è stata studiata anche dal dottor Coanda che ha evidenziato alcuni dettagli fondamentali che la rendono molto differente da quella presente nel resto del mondo. Infatti, contiene minerali colloidali ed un pH piuttosto alto che la rende ideale per la salute umana. Non a caso, vari governi orientali si sono interessati a queste caratteristiche e hanno cercato di riprodurre un’acqua simile ricorrendo a degli ionizzatori.
La longevità degli Hunza quindi è determinata dalla concomitanza di più elementi: vita ed alimentazione sana, movimento, serenità e nessuno stress.