Non è la prima volta che mi capita di descrivere questa aromatica, così popolare e sacra al tempo stesso e vorrei dedicare questa descrizione a mia madre, che tanto la amava, perché è nelle mani di chi con amore cucina, come faceva lei per me, che ogni cibo, ingrediente, materia prima, diventa speciale ed acquista sacralità, la sacralità della cura, del saper fare per donare e per nutrire.
L’aroma del basilico è forse il più conosciuto tra le aromatiche e ne esistono diverse qualità e di diversa provenienza, quella a cui di solito siamo abituati è l’ocinum basilicum, ovvero, il basilico comune, ma anche di questo ve ne sono poi molte varianti, dal genovese al comune a quello arricciato.
Il basilico ha una tradizione esoterica da far invidia a tutte le sue colleghe e colleghi, potremmo dire che vince il “mortaio d’oro” da questo punto di vista perché la sua importanza a livello ritualistico sconfina da oriente ad occidente. In India è venerato da millenni come pianta sacra a Krishna, la varietà di basilico indiana, il Tulsi ((dal sanscrito Tulasi), è usato non solo per cucinare, ma anche per le tisane che vengono utilizzate nella tradizione ayurvedica come ricostituenti e defaticanti, inoltre una bellissima tradizione fa del legno di questa piccola pianta un degli oggetti più sacri agli hindu. Con il legno del Tulsi viene fatta una collana di piccolissime perle di legno, da indossare in caso di difficoltà o disagi sia fisici che psichici o semplicemente per devozione a Krishna, ma chiunque la indossi non può né bere, né fumare, né mangiare carne, né mentire.
D’altro canto il nostro basilico è da sempre stato considerato un amuleto ed un augurio per i novelli sposi. Sull’uso del basilico in cucina, però, è importante fare delle precisazioni: le foglie giovani contengono metileugenolo, un agente cancerogeno contenuto anche in altre piante, che con la maturazione delle foglie si trasforma poi in eugenolo, un agente assolutamente in innocuo. Quindi, consigliabile NON utilizzare foglie giovani per cucinare, ma aspettare che siano giunte a piena maturazione, quando avranno raggiunto i 10 cm di altezza, prima di raccoglierle ed usarle nei nostri condimenti.
Il basilico ha tantissime proprietà: è ricco di potassio, contiene ferro, calcio, fosforo e vitamina A. E’ un potente antinfiammatorio, ha effetti benefici sulla pelle e sull’apparato digerente ed ha anche un potere rilassante.
Vi consigliamo di tenervi una piantina sul terrazzo o nel vostro orto, facendo attenzione a non darle troppo da bere, a ripararla dalla luce diretta del sole e a tagliare i fiori quando spuntano!
Da usare preferibilmente fresco come il prezzemolo, può accompagnare mille piatti ed essere ingrediente base di mille salse. Due ricette per gustarlo ed esaltarne l’aroma:
Ingredienti per 4 persone: 4 mazzetti di basilico, 2 spicchi d’aglio, 1 o 2 peperoncini verdi (dipende da quanto amate il piccante), la parte verde di un cipollotto fresco, sale quanto basta, olio d’oliva extravergine, pepe nero.
Preparazione: mettere basilico, aglio, cipollotto, 2 grani di pepe nero e peperoncino nel robot o, sarebbe meglio, nel mortaio. Sminuzzare al meglio e aggiungere sale e olio d’oliva, quanto basta per essere assorbito dal composto. Il risultato finale deve essere morbido, verde e omogeneo!
2) Gazpacho di pomodoro con foglie di basilico
Ingredienti: 200 gr di pomodori rossi; 1 peperone rosso; 1 cipollotto; 1 piccolo cuore di sedano; 2 o 3 cubetti di ghiaccio; sale, pepe, basilico, olio extravergine di oliva
Preparazione: Lavare e pulire le verdure e gli aromi. Tagliare il pomodoro a e il peperone a dadini, il sedano a pezzetti, il cipollotto a fettine. Versare il tutto nel frullatore, aggiungere il ghiaccio e frullare ancora sino a ottenere una crema omogenea. Guarnire con pepe, olio extravergine di oliva e basilico
Jordana Pagliarani