Una bambina nata in Occidente e una bambina nata nei paesi in via di sviluppo affrontano la giornata in modo diverso. La prima va a scuola, fa dello sport, gioca. La seconda partorisce un bambino.
Ogni giorno sono circa 20000 le bambine che nel mondo diventano mamme. Il 95% di questi parti avvengono nei paesi in via di sviluppo.
Sono i dati che emergono dal rapporto dell’Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) ‘‘Lo Stato della popolazione nel mondo 2013”. Nel rapporto si legge che 70 mila sono le mamme-bambine che muoiono per complicazioni durante il corso della gravidanza e del parto.
Per lo più sono ragazze sotto i 18 anni ma tante sono anche le bambine con meno di 15 anni. La percentuale di quest’ultime e’ aumentata rispetto agli anni scorsi soprattutto in America Latina e nei Caraibi, ma i livelli piu’ alti rimangono in Bangladesh, in Guinea, in Mali, in Mozambico e in Niger.
Babatunde Osotimehin, direttore esecutivo dell’Unfpa, dichiara nel prologo del documento: “Quando un’adolescente resta incinta, cambia radicalmente il suo presente e il suo futuro, e in rarissime occasioni cambia in meglio”. E aggiunge: “La gravidanza adolescenziale non risponde, generalmente, a una decisione della ragazza, bensi’ all’assenza di opportunita’ e alle pressioni sociali, culturali e economiche dei contesti nelle quali vivono le adolescenti”.