Dovrebbero garantire la sicurezza dei pedoni, ma ancora oggi, sono troppi i sinistri stradali di cui troppi con conseguenze gravissime, che accadono sugli attraversamenti pedonali.
L’anno 2011 sta per volgere al termine e si attendono ancora le statistiche ufficiali per conoscere, dati alla mano, se un’effettiva riduzione della sinistrosità c’è stata, ma il clamore per troppi eventi tragici avvenuti anche quest’anno a danno non solo di automobilisti o trasportati sui veicoli, ma anche su incolpevoli pedoni è sempre troppo alto.
Perché continuano ad essere troppo frequenti, quasi da bollettino di guerra, le notizie relative al decesso o il ferimento di pedoni falciati da veicoli sulle strisce pedonali, tant’è che a fronte di una riduzione lenta ma costante dei sinistri stradali a livello globale, l’impressione è che gli incidenti di questo tipo siano se non in aumento, quantomeno stabili tant’è il clamore che continuano, giustamente, a suscitare.
È fatto notorio, che al di là della legislazione stabilita nel Codice della Strada nostrano che prevede all’articolo 191 l’assoluto diritto di precedenza dei pedoni sulle strisce pedonali, troppo soventemente a causa del comportamento imprudente degli automobilisti, chi attraversa a piedi preferisce rinunciare a questa prerogativa per non rischiare la propria pelle, tant’è che secondo alcune statistiche la responsabilità a carico dei guidatori per ciò che riguarda incidenti di tal tipo risulta essere nell’85% dei casi esclusivamente a carico del guidatore, mentre solo nel 3% è colpa del pedone.
Nel nostro Paese non si contano i passaggi pedonali per quanti ve ne sono, ma proprio per tale ragione, allo stesso modo, è difficile stabilire quanti di questi siano davvero una garanzia di sicurezza e quindi a norma di legge. Infatti, troppi sono stati realizzati erroneamente oppure situati in luoghi inadeguati.
Tra gli aspetti principali affinché un passaggio pedonale sia davvero sicuro vi sono: la possibilità di inserire un’isola pedonale al centro della carreggiata per le strade più ampie, la necessità di illuminare adeguatamente il passaggio, la presenza di catarifrangenti e un’adeguata avvistabilità della presenza dell’attraversamento stesso che dev’essere sgombro da ostacoli di qualsiasi tipo e le cui strisce devono essere costantemente ridipinte sul manto stradale per non risultare sbiadite o parzialmente cancellate.
Alla luce di questi necessari accorgimenti, ci chiediamo quante strisce pedonali siano in regola in Italia?