La notizia è giunta direttamente dalla Gazzetta Ufficiale con comunicato dell’Aifa:
Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso umano «Bidiabe». (13A08359) (GU Serie Generale n.244 del 17-10-2013)
Finalmente il farmaco che ha come principio attivo la micidiale Fenformina è stato ritirato dal commercio e la Società italiana di diabetologia fa i complimenti alla ditta Sanofi per la decisione presa, puntando sul fatto che: “a settembre i diabetologi italiani avevano attirato l’attenzione su fatto che diverse migliaia di pazienti nel nostro Paese fossero ancora in terapia con questo farmaco contenente fenformina, da sempre considerata un farmaco pericoloso e per questo sostituita praticamente in tutto il mondo con la ben più sicura metformina“.
Con la determinazione n. aRM - 239/2013-8055 del giorno 04/10/2013 e' stata revocata, ai sensi dell'art. 38, comma 9, del decreto legislativo 24/04/2006, n. 219, su rinuncia della ditta SANOFI-AVENTIS S.P.A. l'autorizzazione all'immissione in commercio del sottoelencato medicinale, nelle confezioni indicate: Medicinale: BIDIABE Confezione: 019751027 Descrizione: "125 MG + 30 MG COMPRESSE" 20 COMPRESSE
Il comunicato recita:
«La fenformina è entrata in commercio molti anni fa, quando le regole per verificare la sicurezza di un farmaco erano decisamente meno ferree di quelle vigenti. Eppure è restata disponibile fino a qualche giorno fa, e adesso ritirata dal commercio solo grazie all’iniziativa dell’azienda produttrice (che ha fatto tesoro delle segnalazioni delle società scientifiche di diabetologia) e non su indicazione dall’agenzia regolatoria. Tutto questo mentre altri farmaci per la cura del diabete di ultima generazione, ormai dimostratisi sicuri, restano vincolati a incomprensibili piani terapeutici e tetti di spesa».
«La Sid, nell’augurarsi che anche i pazienti italiani possano usufruire pienamente delle terapie per il diabetiche di ultima generazione ricorda a tutte quelle persone con diabete che fossero in terapia con Bidiabe di rivolgersi a uno specialista diabetologo o al proprio medico di famiglia, per la pronta sostituzione del farmaco».