Un pannello solare fotovoltaico, ormai dovremmo saperlo un po’ tutti, è un impianto elettrico composto da celle fotovoltaiche, in grado di convertire l’energia solare incidente in energia elettrica mediante effetto fotovoltaico, tipicamente impiegato come generatore di corrente in un impianto fotovoltaico.
Un sistema, questo, che non sono permette di risparmiare tantissima energia, ma che consente di sfruttare al meglio le risorse dell’ambiente.
Il principale ostacolo all’installazione di questo tipo di impianti, però, è sempre stato l’alto costo degli impianti stessi, a causa anche della bassa efficienza, e di conseguenza dell’energia prodotta.
Ma ecco che dall’Australia arriva finalmente una soluzione che potrebbe, almeno in parte, risolvere questo problema. I ricercatori del Victorian Organic Solar Cell Consortium (VICOSC), in collaborazione il Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO), l’Università di Melbourne, l’Università di Monash e alcune aziende del settore, sono infatti riusciti a stampare celle fotovoltaiche delle dimensioni di un foglio A3.
Per realizzare queste celle fotovoltaiche “stampabili”, i ricercatori hanno impiegato uno speciale inchiosto fotovoltaico, una stampante da 200.000 dollari e una tecnica simile a quella usata per stampare delle immagini su delle magliette. Questi micro-pannelli sono ultrasottili e sono realizzati con polimeri semi-conduttori organici che possono essere disciolti in un solvente e utilizzati dunque come un normale inchiostro.
I ricercatori hanno spiegato che, tali micro-pannelli, possono essere utilizzati per svariate funzioni: possono essere inseriti nei cartelloni pubblicitari, per alimentare le luci o altri elementi interattivi; possono essere inseriti nella scocca dei laptop, per fornire alimentazione all’intera macchina; possono essere integrati nelle finestre dei grattacieli; possono essere stampati su materiali come l’acciaio per poi essere incorporati in oggetti e macchine, così come i tetti degli edifici.
L’obiettivo dei ricercatori, adesso, è quello di sviluppare questo processo così da poter sfruttare al meglio le tecnologie di stampa già esistenti, in modo che le barriere all’entrata per la produzione di queste celle solari stampabili siano le più basse possibili.
Così facendo, dunque, non solo la popolazione potrà averne accesso con un costo ragionevole, ma verrà rivoluzionato anche il modo con cui la gente si avvicinerà all’energia solare.
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