La vivisezione: una pratica che definirei barbara e inutile. I ricercatori sostengono che è indispensabile per fare passi avanti per la cura delle malattie , gravi o meno, dell’uomo. Questa pratica risale al XVII secolo e consisteva nel dissezionare l’animale in questione (mammiferi, uccelli, rettili e anfibi) spesso vivi e coscienti.
Per questo motivo la sperimentazione animale è giustificata (secondo alcuni); il progresso della scienza contro le malattie, il famoso detto mors tua,vita mea è ancora valido. Senza pensare alle sofferenze inflitte alle vittime di questa pratica, nel nome della scienza che non guarda in faccia a nessuno. Ma non per tutti è così. Questa testimonianza arriva da una persona, Giovanna Bordiga malata spastica da iterizia, che era stata invitata a partecipare ad un convegno in Senato a favore della sperimentazione animale. Lei ha deciso di non partecipare, ma di mandare un video messaggio per spiegare i suoi motivi:
Al malato la vivisezione non serve e non voglio che una vita si spenga per me.
Purtroppo la sperimentazione non è limitata ai farmaci, ma gli animali vengono utilizzati anche per testare profumi, creme, saponi make up, e tutto quello che può causare disagio all’uomo ma che non importa quali effetti dannosi può creare all’animale sperimentato.Ho trovato nel web immagini raccapriccianti che, personalmente, mi rifiuto di inserire nel “mio” articolo: nei loro occhi si legge tutto il dolore possibile e una domanda: “Perchè ci fate questo?”
Ecco il video, che credo non abbia bisogno di nessun commento.
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