Parto a scrivere del lombricompostaggio dalla fine, ovvero dai benefici che si ricavano da questa pratica perchè questo argomento è seriamente interessante ed offre a tutti, nessuno escluso, un’opportunità di reddito oppure di autoproduzione seria.
Il lombricompostaggio infatti è molto sottovalutato in Italia anche se ha potenzialità altissime, costi di gestione molto bassi e valore ambientale molto molto alto.
Perché quindi non viene valorizzato come dovrebbe?
Perché non dar il giusto valore a questi animali davvero speciali?
Forse perché poi saremmo tutti più liberi, avremmo un luogo dove vivere meno inquinato e sapremmo tutti come organizzarci? A voi le risposte, qui di seguito cercherò portare a conoscenza l’argomento.
I VANTAGGI DEL LOMBRICOMPOSTAGGIO
1– Permette di trasformare un rifiuto in un terreno fertile in 6-8 mesi anzichè in 12 mesi previsti per il compostaggio classico
2 – E’ un’attività facile per tutti
3- Lo scarto diventa risorsa
4 – Migliora e arricchisce il terreno
5- Rispetta l’ecosistema
6 – Si possono avere indotti diversificati , in primis l’autoproduzione di terriccio per il nostro giardino, orto oppure per le piante da balcone, si possono vendere lombrichi ad altri allevatori, si possono inoltre vendere lombrichi per la pesca, quest’ultima consentitemi di ritenerla molto poco etica, ma è un parere del tutto personale.
7 – L’investimento monetario iniziale è ammortizzato in breve tempo ed è alla portata di tutti!
Per comprendere maggiormente l’importanza di questa tematica ho posto alcune domande ad un esperto del settore: l’allevatore Francesco Agresti che ha avviato un’azienda a Sabaudia.
Sul sito della sua azienda per presentare la sua attività si legge che:
«I lombrichi sono un aratro naturale. Dubito ci siano molti altri animali che abbiano giocato un ruolo così importante nella storia del pianeta come i lombrichi. Rimescolando quei pochi centimetri di terriccio che ricoprono il pianeta, lo fertilizzano trasformandolo in humus»
Charles Darwin, 1881
1- Quali sono i lombrichi consigliati per avviare una lombricocompostiera ? So che ne esistono ben 8300 specie
Le più indicate sono due Eisenia Andrei e Eisenia Fetida, tutte e due le specie resistono a temperature comprese tra 0° e 35° e arrivano alla maturità sessuale tra i 41 ed o 51 giorni.
Sul sito della sua azienda Francesco Agresti scrive che il lombrico ha “cinque cuori; con i suoi sei reni è capace di depurare anche dai metalli pesanti, ha un intestino che trasforma le proteine dei nostri scarti in minerali dando vita al vermicompost, un ammendante naturale ammesso in agricoltura biologica, dalle straordinarie proprietà nutritive. Sono animali ermafroditi, si accoppiano ad intervalli settimanali e vivono circa 18 mesi, in molti testi troviamo informazioni errate, scrivono infatti che la vita di questi animali può essere di molti anni ma a mio avviso queste informazioni non sono corrette. Con tutto quello che fa per noi e per la natura, prima di chiamarlo verme pensateci bene!”.
2) Se volessi iniziare un lombricompostaggio in casa quali sono le prime operazioni da fare?
In prima battuta, procuratevi i vermi. Quando li acquistate fate attenzione perché queste creature si vendono a peso e non a numero. Per avere un ordine di idea, un lombrico adulto pesa circa 0,60 grammi, nel cumulo che arriverà a casa ci sono lombrichi di diverse età, dagli adulti ai piccoli. Vi arriverà una scatola contenente un sacco di stoffa dove all’interno troverete un cumulo di terra, cioè la lettiera che avrà un peso dalle 3 alle 5 volte quello dei nostri animaletti. All’interno di essa poi rovistando e cercando troverete i lombrichi di dimensioni diverse, per i bambini è davvero divertente . Nel pacco poi troverete le istruzioni sul come gestire al situazione.
Se stiamo facendo un compostaggio domestico, da balcone si intende, dovremmo procurarci un contenitore meglio scuro e di legno, la plastica tende ad accumulare troppa umidità, qualunque sia il contenitore se li tenete in casa dovranno essere coperti. Trovato il contenitore poi adageremo il contenuto della scatola arrivata. Provvederemo poi per dare loro cibo.
3) Considerato che i lombrichi sono dei veri spazzini e che mangiano praticamente molti scarti, dalla stoffa agli scarti vegetali, che cosa il lombrico non mangia?
Sempre sul sito della sua azienda Francesco Agresti si legge: “Parlando di alimentazione è d’obbligo fare una premessa smentendo un’errata convinzione che ci portiamo dietro dal XVII secolo: i lombrichi non mangiano le radici delle piante. La loro dieta è composta solo di sostanze organiche in decomposizione. Le uniche radici che mangiano sono solo quelle di piante già morte. Il lombrico può arrivare ad ingerire in un giorno fino a una quantità di scarti organici pari al suo peso”. Evitare inoltre gli agrumi.
Considerato che l’argomento è davvero molto vasto e seriamente un’opportunità per tanti vi rimando al sito di Francesco Gesti www.lombricolturabellafarnia.it dove potrete chiarire molti dubbi in merito.
VIDEO INTERESSANTI SUL LOMBRICOMPOSTAGGIO
In questo video troveremo una bella storia di Marzi, un paesino della Calabria, dove un sindaco ha deciso di affrontare il problema dei rifiuti servendosi dei lombrichi.
In quest’altro video invece troveremo un bel servizio della trasmissione Rai GEO eGEO, dove parlano dell’importanza del ruolo del lombrico e della lombricoltura
Troviamo poi istruzioni pratiche su come realizzare una lombricompostera con dei semplici secchi in plastica su tre livelli.
E’ un sistema semplice che tutti possiamo fare in casa, in questo modo anche in questa fredda stagione potremo avere lombrichi o iniziare questa nuova avventura.
Un racconto all’interno della natura: nel prossimo video troveremo informazioni davvero interessanti sul mondo dei lombrichi!
Immagini by www.lombricolturabellafarnia.it
Stefania Rossini