Grazie alla strategia adottata dalla Commissione Europea per promuovere il ricorso alle infrastrutture verdi e far sì che il miglioramento dei processi naturali diventi parte integrante della pianificazione territoriale, le infrastrutture verdi sono uno strumento che viene promosso per migliorare, oltre alla salute e all’ambiente, anche altri aspetti del vivere sociale, creando nuovi posti di lavoro e trasformando le città in spazi in cui è più gradevole vivere e lavorare. Per non parlare della flora e della fauna selvatiche, che grazie alle infrastrutture verdi trovano un ambiente propizio al loro insediamento, anche in contesti urbani.
La Germania ha già un progetto avviato per costruire dei viadotti sulle autostrade che consentano il passaggio degli animali. Per preservare il corridoio unicamente allo scopo animale, ha anche stabilito che ci saranno multe da 35-50 Euro per chi usufruirà di queste passerelle, perchè potrebbe scoraggiarne l’uso da parte degli animali.
Nel 2012 nella città di Schermbeck, uno è stato completato anche grazie ad una lunga campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi da parte di Gerhard Klesen, incaricato della forestale dalla Ruhr Regional Association.
Klesen spiega che è stato un grande successo: “Ci vuole almeno un anno perché un animale osi attraversare il ponte. Un cinghiale coraggioso è stato avvistato pochi giorni dopo l’inaugurazione, dando il via a una serie di transiti di piccole e grandi creature“.
Nel comunicato della Commissione Europea possiamo anche leggere le dichiarazioni di Janez Potočnik, commissario per l’Ambiente: “La costruzione di infrastrutture verdi è spesso un buon investimento per la natura, per l’economia e per l’occupazione. Quando sono giustificate da ragioni economiche e ambientali, dobbiamo presentare ai cittadini soluzioni che siano in sintonia e non in contrapposizione con la natura.”
Se volete leggere tutto il comunicato della Commissione Europea potete cliccare sul link -> Comunicato Stampa
Intanto vi ripropongo i punti su cui verterà la strategia:
promuovere le infrastrutture verdi nelle politiche principali, ossia quelle in materia di agricoltura, silvicoltura, natura, acqua, ambiente marino e pesca, coesione sociale, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, trasporti, energia, prevenzione delle catastrofi e uso del suolo. Entro la fine del 2013 la Commissione metterà a punto degli orientamenti per indicare in che modo le infrastrutture verdi potranno far parte integrante di queste politiche nel periodo 2014-2020;
migliorare la ricerca e i dati, arricchire la base di conoscenze e promuovere le tecnologie innovative a sostegno delle infrastrutture verdi;
facilitare l’accesso ai finanziamenti per i progetti dedicati alle infrastrutture verdi – Questi progetti potranno contare su uno strumento unionale di finanziamento che la Commissione, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, istituirà entro il 2014;
sostenere i progetti di infrastrutture verdi a livello di UE – Entro la fine del 2015 la Commissione realizzerà uno studio per valutare la possibilità di sviluppare una rete di infrastrutture verdi di portata europea.