Si chiama Street Art, l’arte di strada, e non ha nulla da invidiare ai dipinti esposti nei grandi musei.
Ogni artista fa le sue opere in base a motivi personali, e non sempre per rovinare un muro o un marciapiede con scritte comprensibili solo a loro. Alcuni lo fanno come segno di ribellione, altri per rivendicare il fatto che la proprietà privata non esiste, altri solo per far vedere a tutti di cosa sono capaci.
Questa forma d’arte è spesso illegale, perchè per metterla in pratica vengono usati gli spazi comuni, cioè che appartengono a tutti, e anche se al contrario dei graffiti sui muri non vengono usate bombolette spray, ne va del decoro della città.
A trent’anni dalla sua comparsa,questo fenomeno culturale si è guadagnato una notorietà mondiale. Tutte le più grandi città hanno degli spazi appositi per poter dare l’opportunità a questi artisti di dare sfogo al loro pensiero e creatività.
I graffiti stanno prendendo piede anche nella grafica pubblicitaria, le campagne di marketing, il gusto di migliaia di persone. Dal 2000, tra Francia, Inghilterra, Spagna e Italia, si è iniziato a dare “sfogo a questo tipo di arte disegnando anche sui marciapiedi (primi tra tutti i “madonnari”) dando l’opportunità alle persone di ammirare questa forma d’arte.
A mio avviso, credo che questa sia Arte, con la a maiuscola; che invece di arrecare degrado alla città la abbellisce parecchio.
Peccato che molti artisti usino i gessetti e che con il via-vai delle persone che ci passano sopra e il brutto tempo, queste bellissime opere siano destinate a venire cancellate. E in effetti un pò di colore aggiunge allegria: il bianco e nero va bene solo sui vestiti.
Sono immagini bellissime, che ingannano l’occhio in maniera straordinaria.
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