Ci è sempre stato insegnato ad utilizzare le creme solari durante l’esposizione al sole. Medici, pediatri e dermatologi ce lo ripetono di continuo e ci regalano volantini di quella o dell’altra marca.
Ma le creme solari sono davvero così utili e preziose per la nostra salute?
Per cercare di rispondere a questa domanda dobbiamo prima capire cosa sono concretamente queste creme: esse contengono dei filtri che bloccano o attenuano i danni che possono provocare i Raggi Ultravioletti. I filtri sono composti da molecole, molte delle quali sono in grado di produrre Radicali Liberi quando vengono eccitate dai raggi UV. I Radicali Liberi sono in grado di influenzare negativamente le cellule del nostro corpo.
Studi in corso stanno valutando anche la correlazione tra creme solari e dermatiti, creme solari e cancro, creme solari ed invecchiamento della pelle.
Mentre le creme garantiscono poi una buona protezione verso i raggi UVB, non è così per i raggi UVA che sono altrettanto pericolosi per la nostra pelle.
Cosa fare allora?
Iniziare a pensare che le creme solari non devono MAI sostituire gli altri mezzi di protezione come magliette, cappelli, occhiali e luoghi ombreggiati.
Se ci siamo spalmati le creme non possiamo stare tutto il giorno al sole senza preoccuparci: devono essere utilizzate SOLO in condizioni dove non ci sono zone di ombra o modi per proteggerci dal sole. Per esempio sulle barche o in montagna sulla neve.
In tutte le altre situazioni meglio preferire un’esposizione protetta con indumenti e pause frequenti all’ombra.
I bambini sotto i 4 anni d’età non devono essere esposti sotto la luce diretta del sole e di conseguenza non devono essere trattati con creme solari.
Anche la Comunità Europea è di questa opinione e sul suo portale nella sezione salute si vede il simbolo che invita a non esporre il bambino al sole diretto e a non applicare alcuna crema. Sono da preferire maglietta, cappello ed occhiali (http://ec.europa.eu/health-eu/news/sun_uv_en.htm). Ecco i simboli che trovate sul sito:
La crema solare è definita dal FDA, l’ente di controllo dei farmaci e dei cibi degli Stati Uniti, come “quel dispositivo da utilizzarsi per la fotoprotezione laddove non vi siano altri mezzi di fotoprotezione”. In America, infatti, la crema solare è un dispositivo medico mentre in Europa è un cosmetico.
Questi i consigli che si posso leggere direttamente sul sito di Dermaclub, un’associazione di cultori delle scienze dermatologiche:
“I Dermatologi di DermaClub non consigliano alcuna Crema Solare. Suggeriscono invece molto buon senso nel limitare le esposizioni a cute nuda sotto il sole secondo il proprio fototipo ed il grado d’abbronzatura raggiunto, utilizzare forme di protezione fisica appena possibile come cappello, pareo, foulard, occhiali e perché no guanti e calzini.
Per le parti che rimangono scoperte, il consiglio è di utilizzare un foto proteggente solare minerale naturale come Argillina Sole.
Per chi ha la pelle bianca vestirsi sotto il sole e spogliarsi al tramonto è l’unica alternativa sana per se e non inquinante per l’ambiente. Del resto in Australia questo comportamento è divenuto la regola per tutti. Abbandonate le Creme si è passati ai fantasiosi e multicolorati indumenti fotoproteggenti da spiaggia”.
[Fonte: www.dermaclub.it]
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