Teresa Sarti è nata il 28 marzo 1946 ed è morta il 1° settembre 2009 a causa di un tumore.
Teresa Sarti è stata una donna speciale, una persona che ha voluto cambiare il mondo e che ci è davvero riuscita. Era la moglie di Gino Strada e co-fondatrice di Emergency, “un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà”.
Senza di lei molto probabilmente Emergency non sarebbe mai nata. Senza Teresa migliaia di persone in tutto il mondo non sarebbero state curate, molte sarebbero morte, molti bambini non sarebbero mai nati.
Era un’insegnante e di lezioni di vita ne ha date parecchie: la più importante è quella rivolta ad ognuno di noi, è l’invito ad agire in prima persona per cercare davvero di cambiare le cose. E di cose Emergency ne ha cambiate a dismisura: sono state aiutate oltre 6 milioni di persone in oltre 16 Paesi nel mondo!
Cosa rappresentava Emergency per Teresa? Lo si comprende dalle sue stesse parole rilasciate in un’intervista alcuni anni prima della sua morte:
Un filmino. Bambini mutilati, vittime delle mine antiuomo nel Kurdistan. Tra loro c’era Soran con una gamba sola cercava di giocare a pallone come tutti i bambini del mondo. Nel filmato vedemmo Soran che si infilava la sua protesi e correva a giocare pallone. Questo è Emergency.
Sul sito di Emergency quando Teresa Sarti morì ci fu questo toccante annuncio:
Dopo avere insieme condiviso per quindici anni il tempo dell’amicizia, del rispetto per la vita e per la sofferenza di tutti, dopo il lungo tempo di affetto, di speranze di timore per la sua sorte personale, Emergency annuncia la morte della sua presidente Teresa Sarti Strada. Con la stessa apertura e con la stessa semplicità che aveva voluto per la vita di Emergency, Teresa ha accettato anche in questi suoi ultimi giorni la vicinanza di tutti coloro che hanno voluto esserle accanto. La serenità consapevole con la quale è andata incontro alla conclusione del suo tempo ha espresso il coraggio e la determinazione che rappresentano la verità della nostra azione in un’attività che ha dato senso alla sua e alla nostra esistenza. La dolcezza del ricordo coincide per noi con il rinnovo dello nostro impegno per la pace e per la solidarietà.
Pochi mesi dopo la morte di Teresa, la figlia Cecilia prese il suo posto in Emergency. Una parte di lei continua così la sua missione umanitaria…
Queste le parole che si leggono oggi sulla pagina facebook di Emergency Eur Roma:
” .. cosa è diventata ora, come è bella ora, quante cose belle fa’ ora, quanti progetti, quanti volontari, quanti operatori, medici, infermieri, logisti, persone, sono impegnate a renderla sempre più bella e pronta a difendere quello in cui tu credevi e che hai voluto.