I tappi di plastica delle bottiglie, quelli con il marchio PE, 2 o HDPE (Polietilene ad alta densità) possono essere riciclati in molti modi, pensate che per ottenere un chilogrammo di HDPE sono necessari 1,75 kg di petrolio, in termini di energia e di materia prima.
Proprio per queste sue alte caratteristiche di riciclaggio, la raccolta dei tappi di plastica è un modo per le associazioni di raccogliere dei fondi, per esempio alcune organizzazioni o associazioni come micro-comunità o associazioni sportive, ma anche scuole e comuni, hanno un punto di raccolta dove il cittadino può depositare i tappi; questi tappi vanno poi portati in un punto di raccolta e pesati, per ogni chilo di plastica viene rimborsata una cifra in denaro che servirà per l’acquisto di beni come carrozzine per disabili, attrezzature sportive, libri scolastici oppure per opere di beneficienza come orfanotrofi, progetti idrici e scolarizzazione in paesi in via di sviluppo.
L’importante è rivolgersi alle associazioni giuste che in Italia operano per il ritiro di questi materiali che a differenza di quello che si pensa non possono essere riciclati insieme alle bottiglie in PET (polietilene tereftalato).
L’associazione più conosciuta in Italia è il Centro Mondialità Sviluppo Reciproco che ha punti di raccolta sparsi in tutta la penisola e che ha come obiettivo la realizzazione di progetti per l’approvvigionamento idrico in Tanzania.
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Per scoprire il punto di raccolta più vicino a voi potete visitare il sito del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco oppure chiamare lo 0586-887350.
Anche il Gruppo Ecoimballaggi, con sede ad Aprilia, si occupa della raccolta di tappi di plastica e la maggior parte delle somme ricavate vengono destinate a progetti sociali.
L’associazione Insieme per l’India ha già raccolto oltre 6.000 euro per la costruzione di scuole in India.
Poi c’è chi li raccoglie e li trasforma in altre cose utili come cassette per la frutta, è questo il caso di Amico dell’Ambiente che nel 2014 è riuscito a raggiungere la quota di 300 milioni di tappi.
E’ anche vero che per un Kg di tappi in plastica viene pagato 15 centesimi (una tonnellata di tappi rende 150-200 euro e sono circa 400mila pezzi) e quindi senza l’aiuto di volontari e associazioni diventa difficile ed anche oneroso raccogliere grandi quantitativi di tappi e di denaro, ma è proprio grazie a questi volontari che li portano nei centri di raccolta che alcune scuole sono riuscite ad ottenere un defibrillatore, alcune micro-comunità sono riuscite ad acquistare delle carrozzine per disabili e alcuni comuni addirittura un’ambulanza!
In Francia è attivo da molto tempo questo metodo di raccolta dei tappi di plastica, l’associazione che se ne occupa è la Bouchons d’Amour interamente basata sul volontariato, con 97 punti di raccolta e che ha già raccolto ben oltre 485 milioni di tappi, pari a 1.167 tonnellate di plastica da riciclo, per un totale di circa 90.000 euro utilizzati per la costruzione di un orfanotrofio in Madagascar e altre iniziative di beneficienza. Qui in Italia si sta evolvendo molto in questi ultimi anni, ed è importante soprattutto per una presa di coscienza del fatto che sono piccoli oggetti, che non costa nulla mettere da parte invece di buttarli, e che è possibile riciclarli per creare altre cose oltre ad ottenere quelle cose che servono alle associazioni ma per le quali magari mancano i fondi!
Nella scuola di mia figlia c’è stata la raccolta da parte di un’associazione per gli aiuti in Africa, la micro-comunità del mio paese li raccoglie da anni e molte piccole cose sono state acquistate per facilitare il soggiorno degli anziani e il lavoro delle OSS, cose che non rientrano nel budget come un frullatore nuovo, una pentola a pressione, delle stoviglie in più… Si può pensare che sia poca cosa ma a noi non costa nulla mettere da parte un tappo anziché buttarlo, l’ambiente ne giova perchè riciclandolo non si andrà ad usare nuovo petrolio, e la associazioni possono aiutare chi ne ha più bisogno!
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Quindi d’ora in poi quando finite l’acqua, tenete il tappo da parte e cercate le associazioni che li ritirano, un gesto di civiltà e di rispetto per l’ambiente!
PS: Ovviamente sarebbe meglio usare bottiglie in vetro in modo da limitare l’uso della plastica!
Maggiori informazioni sul sito cmsr.org/RaccoltaTappi
Valeria Bonora