Dan Millman è uno scrittore molto famoso in tutto il mondo. Ha scritto dei saggi molto apprezzati che hanno cambiato il modo di vivere di molte persone. I suoi, infatti, non sono solo romanzi ma veri e propri insegnamenti di vita.
Il suo libro più famoso è “La via del guerriero di pace” e proprio in questo lavoro si trovano spunti di riflessione davvero profondi e significativi.
Dan Millman è stato ex campione mondiale di atletica e insegnante di arti marziali. E’ riuscito a fondere in modo meraviglioso l’arte del corpo con l’arte della mente e soprattutto nel suo libro più famoso si assapora questa fusione.
Il libro è autobiografico e parla di come la sua vita cambiò in seguito all’incontro con un grande maestro, che lui chiama Socrate. Queste le sue parole:
“All’inizio del dicembre del 1966, durante il mio primo anno alla University of California di Berkeley, nella mia vita si verificò una straordinaria serie di eventi. Cominciò tutto alle tre e venti di un mattino, quando incontrai per la prima volta Socrate in una stazione di servizio aperta tutta la notte (non mi aveva detto il suo vero nome, ma dopo i momenti passati con lui durante quella prima notte gli diedi d’impulso il nome dell’antico saggio greco; il nome gli piacque, e così rimase). Quell’incontro casuale, e le avventure che seguirono, erano destinati a trasformare la mia vita…”.
“La via del guerriero di pace” di Dan Millman è stato tradotto in 14 lingue in tutto il mondo e continua ad essere letto da sempre più persone.
Noi oggi invitiamo anche voi a dedicare una parte della vostra vita alla lettura di questo saggio. E vogliamo anche riportarvi un passaggio di questo bellissimo libro, una storia che ha fatto il giro del mondo e che dovrebbe guidare ogni nostra conversazione.
E’ la storia dei tre setacci. Leggetela, fatela vostra, condividetela e d’ora in poi, prima di parlare, pensate a questa storia! 😉
Socrate aveva reputazione di grande saggezza. Un giorno venne qualcuno a trovarlo e gli disse: – Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico? – Un momento – rispose Socrate. – Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci. – I tre setacci? – Prima di raccontare una cosa sugli altri, è bene prendersi il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero? – No… ne ho solo sentito parlare… – Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono? – Ah no! Al contrario – Dunque – continuò Socrate – vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. E’ utile che io sappia cosa avrebbe fatto questo amico? – No davvero. – Allora – concluse Socrate – quel che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo?