❝Principesse? No, grazie. Noi vogliamo le donne vere.❞
Sembrano dire questo i libri per bambini di Nadia Fink, illustrati da Pitu Saà, senza fronzoli senza invenzioni, sì avete capito bene senza invenzioni perché le protagoniste sono donne realmente esistite, donne che hanno fatto la storia, donne forti e di carattere che non avevano bisogno del principe azzurro per salvarsi: sono le #Antiprincipesse.
La prima anti-principessa che la scrittrice ha voluto pubblicare non poteva non essere che la straordinaria artista Frida Kahlo simbolo perfetto per la diffusione della cultura dell’America Latina, un altro degli scopi della Fink.
Frida non era bella, o per lo meno non era la bellezza stereotipata delle principesse a cui siamo abituati, non era fortunata (come tutti saprete Frida fu costretta a letto per anni a causa di un grave incidente), non era ricca o nobile ma nonostante questo ha saputo rompere gli schemi e imporre la sua figura nel mondo affermandone i suoi diritti e imponendo le sue ribellioni e rivoluzioni.
In questo libro, accompagnato da una grafica semplice e allo stesso tempo stupenda, chiara e leggibile, l’autrice riesce a mostrare una donna che affronta difficoltà come la malattia, la depressione, la bisessualità e anche la morte, proprio come fece Frida Kahlo attraverso le sue opere.
Non c’è magia in queste storie, solo forza personale, voglia di schierarsi per gli oppressi, di lottare per i più deboli di affrontare temi come quelli dei lavoratori sottopagati insomma solo realtà.
Fink ha spiegato a The Huffington Post:
“Le donne di cui raccontiamo le storie sono dell’America Latina, che rappresenta la nostra America varia, colorata e con donne forti che hanno osato rompere gli schemi del proprio contesto sociale“.
Il secondo libro della serie dispone di Violeta Parra, l’iconica folksinger cileno
“Entrambe le donne hanno cercato la bellezza e la felicità nell’arte, nei loro stretti circoli e le loro relazioni sentimentali. Cerchiamo di usare un linguaggio semplice, ma non eccessivamente, e presentare suggerimenti in modo che il lettore continuerà ad indagare.”
“Vogliamo dimostrare che, in questo mondo globalizzato e dalla cultura fortemente colonizzata, possiamo creare delle belle storie con donne reali, con vite reali, […] Loro hanno sofferto, si sono divertite, sono andate alla ricerca del proprio destino, hanno lavorato con altre donne e uomini.”
Il terzo libro di Fink sarà su Juana Azurduy, una figura importante nella guerra per l’indipendenza boliviana.
Un lavoro originale come originali furono queste donne, un modo per staccare i bambini dall’idea che per essere dei super eroi bisogna avere i “poteri”, che per essere felici bisogna essere bellissime e abitare in un castello con il principe azzurro; libri che finalmente raccontano la realtà così com’è con le sue facce ruvide, grezze, che narrano di donne che han cambiato il mondo che si sono battute per le loro idee che hanno affrontato “draghi” ben più pericolosi e subdoli di quelli delle favole.
Il libro è molto ben strutturato non è solo la storia biografica ma è comprensivo di molti box di approfondimento che aiutano i bambini nella comprensione delle parole difficili e degli altri personaggi infatti l’autrice in un’intervista pubblicata su Colombia Reports racconta:
“Quando abbiamo iniziato a scrivere queste storie, oltre a cercare un nuovo linguaggio, abbiamo immaginato a come dovevano essere illustrate e impaginate; Martin spinse molto su questo concetto, pensando ad un design che fosse interattivo, più legato alle tecnologie dei bambini di oggi. Ci sono alcuni termini che sono più difficili e che cerchiamo di spiegare attraverso questo mini-dizionario che permette ai bambini di continuare a utilizzare il resto del libro. Quindi, questa semplice definizione: “‘Rivoluzione’ è ciò che permette di cambiare le cose che sono sbagliate per molte persone“ arriva ai ragazzi e senza complicare o distorcere il racconto.”
Questi libri sono editi dalla casa editrice argentina Chirimbote insieme all’italiana Rapsodia, vale la pena leggerli, sfogliarli e soprattutto lasciarsi condizionare dalla forza delle protagoniste; questi sono libri per bambini, vero, ma sono splendidi anche per adulti!
Valeria Bonora