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Consigli di viaggio: otto isole deserte (o quasi) da scoprire!

Di Daniela Bella - 23 Giugno 2014

Vacanze: otto isole deserte (o quasi) tutte da scoprire!

Consigli di viaggio per una vacanza immersa nella natura!

Quante volte, sopratutto in periodi di forte stress o quando si ha il bisogno di rilassarsi totalmente in un luogo fatto di pace e tranquillità, staccandosi un po’ da tutto e da tutti, si è desiderato andare su un’isola deserta!

Ebbene, in vista di queste vacanze estive questo sogno potrete ancora realizzarlo.

Il sito Focus.it, infatti, ci ha illustrato quelle che sono le otto isole deserte (o quasi) nelle quali è possibile passare una tranquilla e rilassante vacanza all’insegna del relax, ma adatte anche a coloro i quali possiedono uno forte spirito avventuriero ed esplorativo.

Eccole qui di seguito.

Isola di Henderson.

Vacanze: otto isole deserte (o quasi) tutte da scoprire!E’ un’isola corallina situata nel sud dell’Oceano Pacifico, annessa alla colonia delle isole Pitcairn. Si ritiene che sia emersa a causa dell’attività di tre vulcani sottomarini: Adams, Young e Bounty, che si trovano a nord-est di Pitcairn.

L’isola di Henderson è caratterizzata da pianeggianti terreni permeabili, e non possiede fonti di acqua dolce.

E’ circondata per due terzi da una barriera corallina, di recente formazione, alta 15 metri (la maggior parte dei quali sommersi) ed esistono tre spiagge sul lato settentrionale.

La scogliera, alta circa 15 m, si sviluppa attorno a quasi tutta l’isola. L’altipiano interno si estende a circa 30 m di altezza, con un’elevazione massima di 33 metri, e una zona centrale depressa che costituisce l’antica laguna.

La flora è costituita principalmente da cespugli ed arbusti di pisonia alti circa un metro, e da macchie di miro, il cui legno è utilizzato dagli abitanti di Pitcairn per lavori d’intaglio. In totale vi sono 63 specie presenti sull’isola, delle quali 9 endemiche.

Gli unici mammiferi terrestri che popolano l’isola sono i ratti polinesiani, ma l’isola è abitata da quattro specie endemiche di uccelli terrestri: il rallo di Henderson, il singolare lorichetto di Stephen, il piccione frugivoro di Henderson e l’uccello canoro di Henderson.

Sull’isola, inoltre, nidificano nove specie di uccelli marini e sei altre specie sono state occasionalmente avvistate.

Ogni tanto, invece, giungono sull’isola anche alcune tartarughe verdi marine in cerca di un luogo dove deporre le uova.

Tra gli altri animali endemici che popolano l’isola vi sono quattro chiocciole di terra (sulle 16 presenti) ed una farfalla (unica specie presente).

La mancanza di fonti d’ acqua e le sue ripide scogliere la rendono praticamente inabitabile dagli esseri umani, ma una breve sosta potrebbe regalare ai “birdwatcher” dei momenti fantastici.

Isola di Aldabra.

Vacanze: otto isole deserte (o quasi) tutte da scoprire!E’ un’isola che si trova in un angolo sperduto delle Seychelles, nell’Oceano Indiano.

Nonostante sia il secondo più grande atollo corallino al mondo, Aldabra è relativamente sconosciuta e deserta.

L’atollo ospita la popolazione più numerosa esistente di tartarughe giganti, la tartaruga gigante di Aldabra. Se ne contano circa 100.000 esemplari.

L’isola, inoltre, è nota anche per le sue tartarughe verdi, le Eretmochelys imbricata, e per gli uccelli marini.

Tra questi possiamo trovare la grossa colonia di fregate della regione, i quali rubano spesso il cibo ai fetonti dalla coda rossa e a quelli dalla coda bianca, che si riproducono sull’atollo.

Più piccolo della fregata è invece il fetonte, lungo 50 cm, il quale presenta sulla coda un nastro di piume più o meno della stessa lunghezza.

Su Aldabra vive anche la sterna fairy, che stranamente nidifica sugli alberi e il cui piumaggio interamente bianco contrasta col becco nero. Ed è possibile trovare anche il Dryolimnas, l’ultimo degli uccelli dell’Oceano Indiano incapaci di volare.

Isole di Ang Thong.

Vacanze: otto isole deserte (o quasi) tutte da scoprire!Ang Thong è una città della Thailandia Centrale, nonchè capoluogo della provincia omonima, situata circa 100 km a nord di Bangkok, sulle rive del fiume Chao Phraya.

Qui è possibile trovare un gruppetto di isole disabitate, formate da pietra calcarea e coperte di lussureggiante vegetazione tropicale.

Si chiamano Ang Thong, per l’appunto, e sono difficili da visitare: appartengono a un parco nazionale e gli ingressi sono controllati.

Isola di Clipperton.

Vacanze: otto isole deserte (o quasi) tutte da scoprire!Chiamata anche isola della Passione, è ) è situata nell’oceano Pacifico, a 1.280 km a ovest del Messico.

L’isolamento delle acque della laguna dall’oceano ha causato la morte dei coralli e una eutrofizzazione dell’ambiente marino.

L’evaporazione delle acque della laguna è inferiore alle precipitazioni, pertanto l’acqua è dolce in superficie, e salata e leggermente acida sotto i 6 metri.

Il suolo è costituito da ghiaia e sabbia coralline spesso mischiati a guano, mentre la vegetazione è quasi inesistente.

Malgrado le risorse limitate, però, sull’isola è possibile trovare, tra le specie animali, granchi e di uccelli. Con l’esplorazione dell’isola alla fine del 2004, però, si è scoperto che le morti degli uccelli sono al di sopra della media, forse dovute alla scomparsa di cibo nelle vicinanze dell’isola, costringendo così gli uccelli a volare molto più lontano per cercarlo.

Alcuni ratti, invece, sono entrati a far parte di questo ecosistema in seguito ad un naufragio.

Le acque vicine, infine, sono infestate di squali.

Isola di Devon.

Vacanze: otto isole deserte (o quasi) tutte da scoprire!Devon è una contea del Regno Unito, sita sulla penisola di Cornovaglia, in Inghilterra.

E’ bagnata a nord dal Mare Celtico, ad est confina con il Somerset ed il Dorset, a sud si affaccia sulla Manica ed a ovest confina con la Cornovaglia.

L’area centro meridionale della contea è dominata dall’altopiano granitico del Dartmoor, protetto da un parco nazionale, che ha la tipica vegetazione della brughiera.

Dall’altopiano, invece, scendono numerosi fiumi.

Oggi vi si avventura solo qualche campeggiatore esperto, con guida al seguito, e qualche ricercatore che si appoggia alla Devon Island Research Station, fondata nel 1960 e mantenuta dall’Istituto Artico del Nord America.

Le isole delle Maldive.

Vacanze: otto isole deserte (o quasi) tutte da scoprire!Forse non tutti sanno che l’arcipelago delle Maldive è composto da un gruppo di atolli situati nell’Oceano Indiano a sud-sudovest dell’India.

Compongono l’arcipelago 1.192 isole coralline poggiate su basamenti di roccia calcarea e corallina, formatasi con evoluzioni periodiche e caratterizzata da molteplici strati di calcare e coralli formatesi con le numerose variazioni di livello delle acque ad iniziare da circa 60 milioni di anni fa, a seguito dell’emersione d’imponenti montagne dal fondo dell’Oceano Indiano.

Gli atolli naturali sono 26, ognuno è formato da diverse centinaia di isole, di cui solo alcune abitate.

Nell’intero arcipelago, le isole abitate sono 202, di cui circa un’ottantina adibite a villaggi turistici. Le rimanenti, invece, sono deserte e talvolta costituite solo da un banco di sabbia in emersione.

L’isola più grande è Fua Mulaku, situata nell’atollo di Gnaviyani, nel sud dell’arcipelago.

Le isole sono situate sia all’interno degli atolli sia lungo la barriera oceanica che delimita l’atollo separandolo dalle profonde acque oceaniche e proteggendo le acque interne dalle mareggiate.

Sono costituite da una base di sabbia bianca risultante dall’erosione delle barriere coralline ad opera del mare, ma anche di alcune specie ittiche, come il pesce pappagallo o il pesce balestra titano, che mangiano il corallo per restituirlo sotto forma di sabbia insieme con le feci.

L’isola di Surtsey.

Vacanze: otto isole deserte (o quasi) tutte da scoprire!Si tratta di un’isola vulcanica situata a largo della costa meridionale dell’Islanda.

Quest’isola non esisteva prima del 1963, quando è stata formata dall’eruzione del vulcano subacqueo. Questo le conferisce un certo valore scientifico che la rende off limits anche ai semplici turisti.

Purtroppo anche le dimensioni scoraggiano i naufraghi: la sua estensione, infatti, non supera i 1,4 km quadrati.

Le eruzioni sottomarine che hanno creato Surtsey sono parte del sistema vulcanico sottomarino Vestmannaeyjar, facente parte della Dorsale Medio Atlantica, un’immensa fenditura del fondale marino lungo la quale si verificano numerosi fenomeni sismici e vulcanici.

Le prime forme di vita sull’isola sono arrivate piuttosto velocemente. Tra i primi ci furono i muschi e licheni.

Durante i primi 20 anni di esistenza dell’isola, inoltre, 20 specie diverse di piante si sono insediate, seppur in tempi diversi: solo 10 di queste, però, sono riuscite a rimanere in modo permanente su un terreno sabbioso poco fertile.

Non appena gli uccelli iniziarono a nidificare sull’isola, le condizioni del suolo migliorarono e questo favorì la sopravvivenza di specie più complesse di piante.

Vacanze: otto isole deserte (o quasi) tutte da scoprire!Molto ricca sull’isola la presenza degli uccelli, sopratutto grazie alla presenza delle piante: gli uccelli, infatti, usano le piante come materiale per i nidi, aiutano a spargere i semi delle piante su superfici molto più ampie e fertilizzano il suolo con il loro guano.

Gli uccelli iniziarono a nidificare su Surtsey tre anni dopo la fine delle eruzioni, le prime specie a mettere casa furono i fulmari e le urie. Otto specie sono ora regolarmente presenti sull’isola.

Da segnalare anche una colonia di gabbiani, che è stata particolarmente importante per lo sviluppo della flora su Surtsey.

Nel 2004, inoltre, una spedizione scientifica trovò tracce evidenti di nidificazione dei pulcinella di mare sull’isola, i quali sono comunque estremamente comuni nel resto dell’arcipelago.

Oltre a essere un sito di riproduzione per alcune specie, inoltre, l’isola di Surtsey è stata anche un punto di approdo per uccelli migratori e in particolare per quelli sulla via tra le Isole britanniche e l’Islanda.

Tra le specie viste brevemente fermarsi sull’isola ci sono i cigni selvatici, varie specie di oche e corvi.

Subito dopo la sua formazione, l’isola ha ospitato specie marine come le otarie, le foche bianche e le foche comuni. La presenza di otarie, inoltre, attira le orche.

Particolarmente abbondanti nella parte sottomarina le stelle marine, ma anche i ricci di mare e le patelle.

Isola Tetepare.

Vacanze: otto isole deserte (o quasi) tutte da scoprire!Quest’isola appartiene alle isole Salomone, le quali si trovano nell’Oceano Pacifico meridionale, nell’Oceania vicina, situate ad est di Papua Nuova Guinea.

Per motivi che ancora oggi sono ignoti, l’isola Tetepare è disabitata dalla metà del XIX secolo.

Successivamente ci sono stati diversi tentativi di stabilire delle colonie su Tetepare, ma sono falliti.





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