La nascita è un momento di gioia, in cui si sente scorrere dentro la vita: il cuore che batte, i polmoni che iniziano a respirare… Un momento unico, che segna la nostra intera esistenza anche se noi non lo ricordiamo. Beffardamente i ricordi dei primi attimi di vita non ci appartengono se non attraverso i racconti dei nostri familiari.
Vorrei parlarvi di un rito speciale che ho avuto la fortuna di conoscere molto presto! Il rito Montessori del compleanno è un inno al festeggiato, all’importanza dell’evento della nascita e all’altrettanto importante momento della crescita scandito dagli anni, il tutto collegato al moto naturale del mondo.
Vi spiego subito le caratteristiche del rito. Innanzitutto servono un cero grande preferibilmente giallo, un mappamondo che si possa trasportare con facilità, una fotografia del festeggiato dalla nascita fino agli anni che compie. Una foto per ogni anno: quindi saranno, se compie 2 anni: 1 a 0anni (foto della nascita), una a 1 anno e una a 2 anni(foto molto recente). Si può anche scegliere di fare dei “quadretti” con 3/4 foto di quell’anno trascorso. È una vostra scelta.
Il rito Montessori del compleanno si svolge così: il cero viene posizionato al centro di un cerchio formato dai bambini (nel caso si svolgesse in una classe) e si spiega che rappresenta il sole. Si prende il mappamondo e lo si da in mano al festeggiato. Si comincia a raccontare mostrando la prima foto: il (esempio) 16 maggio del 2009 è nata una bambina, di nome ….. . Si mostra la foto. E nel caso di una classe la si fa girare tra le mani dei bambini. Si continua raccontando cosa ha fatto la bimba/o durante quell’anno, per esempio: “Mentre la terra compiva il suo lungo giro intorno al sole (e il festeggiato gira con il mappamondo in mano attorno al cero ) [nome del bimbo/a] cresceva e cresceva, beveva il latte dalla mamma, iniziava a fare i suoi primi versetti, imparava ad afferrare gli oggetti … “.
Terminato il giro si dirà: “e si arriva al (es) 16 maggio del 2010 e [nome del bimbo] compie 1 anno “ e si mostra la foto relativa al primo anno di vita. La terra ha fatto un altro giro intorno al sole (e si ripete il giro del festeggiato): “È cresciuto ancora, ha iniziato a camminare, a mangiare da solo, a dire qualche parolina…”. Finché si arriva a dire: “E siamo arrivati ad oggi che è il [Data] e [Nome del bimbo/a] ha compiuto tot anni”. Si mostra l’ultima foto, si fa un bell’applauso e si inizia a cantare la classica canzone “tanti auguri a te”. Noi in genere cantiamo anche in inglese e se ci sono le mie cognate anche in spagnolo e in russo!!!
Ci sono anche altre versioni di questo rito sicuramente più ricche di particolari che mi piacciono molto e che credo abbraccerò per integrare quel che già abbiamo fatto nostro.
Alcuni predispongono un sole di stoffa all’interno del cerchio, un cero sul sole e i mesi dell’anno sui raggi del sole. Il bimbo parte con il suo giro con il mappamondo dal mese in cui è nato dopo aver acceso il cero che rappresenta la sua nascita. Al termine del primo giro troverà sul suo mese di nascita una candela che dovrà accendere come simbolo dell’anno compiuto e così fino ad arrivare agli anni compiuti.
È un rito che dà il giusto valore al giorno di nascita, un giorno speciale che ognuno di noi possiede. Il nostro giorno, quello che testimonia il nostro essere: un giorno speciale, ricco di memoria (dei nostri genitori che lo hanno vissuto), ricco di storia e di vita. Un rito che accomuna, che unisce, che porta l’attenzione sul bambino venuto al mondo.
Tutti noi dovremmo essere i re e le regine di quella giornata! E questo rito meraviglioso offre proprio questo!
Il giorno che nasciamo testimonia il nostro essere al mondo anche quando troppo presto ce ne andiamo. Ma se nasciamo ci siamo stati!
Io vorrei ricordare anche tutte quelle anime che erano nell’utero materno ma che non sono riuscite a venire al mondo e penso che ogni giorno sarà un giorno di nascita per loro, perché rimarranno nel cuore di quelle madri e di quei padri che lo hanno immaginato, sognato, pianto. Ogni giorno sarà il loro compleanno, ogni giorno un pensiero sarà dedicato loro.
Vi lascio ora con una poesia scritta per la nascita di un figlio.
“Attimi che sembravano infiniti si susseguono velocemente nella mia mente. Dolori, tremori, sudori… Desiderio di spingerti tra le braccia del mondo, di accoglierti sul mio petto dove un posto speciale ho riservato per te. Spingi, no attendi… Spingi, respira, aspetta…
Tu che sei e sarai l’amore più grande della mia vita, quello più vero, quello infinito. Quante volte toccando la mia pancia ho immaginato il tuo viso, i tuoi occhi… Ed ora… spingo, respiro, spingo, urlo e…. SEI QUI! Su di me, col tuo corpo caldo e pieno di vita, i tuoi occhi azzurri che scrutano il mio viso… Sono io, sei tu, siamo NOI.
Felice vita amore mio!
La tua mamma “
Vivere Montessori vi chiede un favore personale questa volta: parlate ai vostri bambini della loro nascita, della gravidanza, del parto, dei sentimenti che avete provato, le emozioni… Inondateli dei vostri ricordi perché sono gli unici che possono avere dei loro primi attimi di vita, attimi importantissimi e meravigliosi, che conserveranno sempre nel cuore! Buoni racconti a tutti!
Educatrice Manuela Griso
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