In Italia vi è una perla rara che ha sempre rassicurato le mamme in procinto di dare alla luce i propri bimbi: è il reparto di maternità dell’ospedale di Vipiteno a Bolzano. Non è un reparto di maternità normale ma una vera e propria eccellenza italiana, unica nel suo genere. L’attenzione verso il parto naturale e la relazione mamma-bambino è talmente grande che in questo ospedale le procedure di accudimento sono uniche in Italia.
Tante le mamme che decidono di andare a Vipiteno a partorire, anche provenienti da regioni lontane.
Eppure questo reparto sta per chiudere a causa dei tagli sanitari. Ma se chiuderà questo reparto l’Italia perderà un’eccellenza unica nel suo genere.
Noi di Eticamente.net abbiamo voluto aiutare le tantissime mamme che ci hanno scritto di fare qualcosa per cercare di non far chiudere questa importante realtà sanitaria italiana. Abbiamo deciso così di creare una PETIZIONE per poter dar voce a chi vuole opporsi alla chiusura del reparto.
Non è una questione che riguarda solo Bolzano, è un problema che riguarda ogni cittadino italiano. Se chiuderà questo reparto il parto naturale inteso nel vero senso del termine non potrà più essere assicurato a nessuna donna.
Ecco il testo della nostra petizione che fa ben comprendere cos’ha questo reparto di maternità di diverso rispetto agli altri reparti di maternità italiani:
“Il reparto di maternità di Vipiteno rappresenta un centro d’eccellenza in Italia per quanto riguarda il rispetto del parto naturale e della coppia mamma-bambino. Tante le mamme da tutta Italia che decidono di recarsi a Vipiteno per partorire. Eppure a breve verrà chiuso. I tagli alla sanità pubblica non devono far scomparire queste rare eccellenze italiane.
In questo ospedale, unico nel suo genere:
1- Si partorisce naturalmente anche se il bambino è podalico, valutano anche nelle primipare
2- Si partorisce naturalmente anche se la mamma ha subito in precedenza uno o più cesarei
3- Il bonding (contatto pelle a pelle) viene praticato subito dopo il parto, anche con cesareo, per più ore, anche per tutta la prima notte
4- Il papà può trascorrere la prima notte insieme al nuovo arrivato e alla neomamma in un letto matrimoniale in una stanza solo per loro. Anche gli eventuali fratelli sono i benvenuti!
5- Il neonato viene rispettato in tutto e per tutto. Un esempio è il voler tenerlo nudo all’inizio (sono stati 9 mesi nudi e si devono abituare a poco a poco all’indumento). Poi vengono utilizzati degli indumenti che non disturbano il delicato cranio del bambino e quindi vengono usati delle tutine-sacchetto che si allacciano senza passare dalla testa. Vista l’importanza del contatto corpo a corpo le mamme portano in giro per il reparto i bambini in braccio e non nella culla. I bambini dormono nel letto insieme alla mamma (l’ospedale sostiene il bedsharing, cioè il sonno condiviso, l’importanza di poter stare a contatto con la mamma anche di notte)
6- Il reparto è certificato BabyFriendly hospital, iniziativa UNICEF per sostenere l’allattamento materno
7- Viene insegnato al neo-papà come si può portare il proprio bambino in fascia in modo che possa sperimentarlo anche durante la degenza per iniziare a creare un rapporto con lui e per far riposare così la neomamma
8- Per dare sollievo alla neomamma in modo naturale ed efficace si utilizzano assorbenti con olio d oliva dal freezer e con 2 gocce di olio di lavanda per ferite perineali
9- Vengono praticate l’aromaterapia, l’omeopatia e la biomeditazione.
10- Viene praticato il taglio ritardato del cordone
11- Sono previsti tentativi di induzione del parto con metodi naturali prima dei metodi farmacologici
12- Il parto in acqua è sostenuto e consigliato”
Ecco alcune testimonianze di mamme che hanno partorito a Vipiteno. Ne potete leggere molte altre nel gruppo Facebook creato per salvare il reparto di maternità di Vipiteno.
“Circa sei anni fa scopro a distanza di 5 mesi dal mio terzo cesareo di essere nuovamente incinta del mio 5 figlio, allattavo ancora la mia piccola ed ho continuato a farlo anche dopo la nascita del mio quinto figlio (allattamento in tandem!). Vivo un incubo al solo pensiero di dover ripetere un taglio cesareo visto che ho ancora fresco il ricordo del mio ultimo cesareo in un ospedale qui in Emilia Romagna, vivo ancora peggio il ricordo dei altri due precedenti tagli cesarei avvenuti: nel 1995 , 2004 e nel 2007, quando nascerà il mio quinto figlio saranno trascorsi 15 mesi dal precedente cesareo.
Scrivo e telefono a TUTTI gli ospedali ITALIANI che conosco come favorevoli al parto naturale, le loro risposte non mi rassicurano perchè mi ventilano: monitoraggi, pongono dei paletti e parlano di medicalizzazione del parto. Penso anche a contattare un’ostetrica per provare il parto in casa così come avevo fatto per la mia precedente gravidanza, ma poi a 36 settimana questa mi abbandona inspiegabilmente, così decido di non ripetere lo stesso errore e decido che pagando le tasse ho diritto ad essere monitorata e a vivere serenamente e dignitosamente il mio travaglio anche in una struttura pubblica. Scopro Vipiteno dal racconto di altre donne. Scrivo subito al primario dell’epoca e mi descrive subito i tanti vbaxc (parti naturali anche se in seguito si ha partorito con cesareo) che si effettuano presso Vipiteno, mi racconta dei parti in acqua e naturali e mi promette rispetto su tutta la linea. Così approfondisco e mi mantengo in comunicazione via email con l’ostetrica Daiana Foppa che mi rassicura e cerca di darmi sostegno su tutta la linea, è molto disponibile e soprattutto non mi incute timore.
Faccio l’ecografia e mi dicono che il bambino dovrebbe nascere prima in quanto ultimo di cinque figli e anche perchè il mio primo parto era stato un parto naturale e vaginale e questo ultimo figlio sembrava grosso e sarebbe uscito presto! Ci rechiamo a Vipiteno per non rischiare di partorire in un altro ospedale qui dell’Emilia Romagna, un po’ prima della scadenza del termine. A 41+2 o +3 settimane inizio ad avere contrazioni che vanno e vengono, poi diventano sempre più fitte e si avvicinano, così decido di andare a farmi controllare, ma siamo ancora lontani, così decido di continuare il travaglio fuori dall’ospedale . I ginecologi , in particolare una dottoressa molto gentile telefona al mio hotel per farmi sapere che in accordo con ostetriche e medici dell’ospedale a turno si mettevano a mia disposizione per farmi vivere serenamente il mio travaglio quando fosse partito sul SERIO (e quale altro ospedale l’avrebbe fatto? Nessuno!). Così ho 3 giorni di contrazioni di schiena che facevano malissimo!
Le vivevo passeggiando per Vipiteno, andando in ospedale di tanto in tanto per controllare che andasse tutto bene e alla fine alle 22,30 del sabato del 2008 torno in ospedale. Alla visita risulto dilatata di pochi cm. L’ostetrica mi prepara una tisana e mi mette in sala travaglio con luci soffuse ed il soffitto tutto stellato bellissimo, di tanto in tanto viene a massaggiarmi, a suggerirmi posizioni per facilitare la discesa del bimbo, mi dà dei rimedi omeopatici, travaglio ma dopo una notte in ospedale, al mattino esco perchè non si smuove nulla….passeggio e faccio tutto cio’ che devo fare per stimolare il parto. La sera dell’indomani mi tengo leggera per cena , entro in vasca e alle 22,30 ritelefono all’ospedale per chiedere il ricovero ed il cesareo…non riesco più a stare seduta, ho un male cane alla fascia lombare…arrivo in ospedale l’ostetrica vede una dilatazione di 4-6 cm. Ma io dopo 3 gg. di contrazioni non resisto più…l’ostetrica mi dice che se voglio posso continuare a travagliare, che andava tutto bene, ma io non ce la facevo più e chiedo il cesareo.
Preparano la sala operatoria e così con mio marito al mio capezzale partorisco con un bellissimo e dolcissimo 4à parto cesareo, il mio 5 figlio che pesava quasi 5 kg. ed io non sono una donna alta!!! Mentre mi ricucivano, han dato mio figlio (che non ha emesso neanche un vagito appena nato per quanto era sereno!) in braccio a mio marito ed una volta ricucita me lo hanno messo pelle a pelle su di me, è stato bellissimo! Mio figlio mi ha scaldata, non mi sono sentita abbandonata, strattonata e violentata come per gli altri tagli cesarei. Mi hanno portata in una stanza da sola con il mio bambino e mi hanno portato subito un thermos con tisana calda…è un ricordo dolcissimo! La sensazione più strana che pur avendo partorito con un intervento chirurgico, mi sembra di aver partorito con parto naturale!!!!! Un ricordo gradevolissimo che mi accarezza e mi riscatta di tutta la violenza che ho sentito aver subito per gli altri parti cesarei negli ospedali dell’Emilia Romagna!
Quindi Grazie Vipiteno e grazie alle grandissime ostetriche e medici che lavorano in questo piccolo ospedale che resta un ospedale UNICO nel rispetto per la mamma e per il bambino!!!! Sono stata dimessa dopo un giorno e mezzo! Ho potuto scegliere che mio figlio decidesse quando nascere, ho potuto scegliere di travagliare, ho potuto essere rispettata in tutto cio’ che desideravo e ritengo che in una democrazia debba essere il minimo: esigere rispetto e dignità durante il proprio parto! Perchè un brutto parto può far sentire una donna violentata! A Vipiteno io mi sono sentita coccolata, ascoltata, considerata e accompagnata!” Mamma Simona, provincia di Bologna
” Nel 2006 ho partorito in un grande ospedale universitario, scelto appositamente perchè dotato di tutto “che non si sa mai”. Quella scelta mi ha portato ad un taglio cesareo inutile, fatto nel peggiore dei modi possibili, senza umanità, dimenticandosi di avvisarmi che non avrei potuto partorire naturalmente e che stavo per entrare in sala operatoria, separandomi da mio marito, urlandomi parole irripetibili, in anestesia generale perchè disturbavo con il mio pianto a dirotto, senza che nessuno dei medici che ha tenuto questi ignobili comportamenti poi sia venuto a vedere come stavo a fine intervento.
Dopo un’esperienza così devastante di cui il mio corpo e la mia anima porteranno per sempre il segno, ho iniziato a studiare, a informarmi, a chiedere, a sviscerare ogni possibilità per poter partorire naturalmente. Ho scelto di partorire a Vipiteno perchè solo lì avrei avuto la certezza che si sarebbe seguita la via più naturale possibile. ho partorito a Vipiteno nel 2009, vbac (parto naturale dopo un cesareo) a 41+6 settimane… se fossi rimasta a Verona a 41+3 settimane avrei avuto un altro taglio cesareo perchè non avrebbero aspettato oltre quel termine nemmeno se i miei valori fossero rimasti buoni.
Il parto è stato lungo, lunghissimo, gestito dalle ostetriche con una serenità e una tranquillità che ha permesso a me e a mio marito di vivere ogni momento di travaglio ed espulsivo come in una favola. Dopo il parto mi è stato detto che da tre ore una sala operatoria era pronta per me, perchè ormai ero “al limite” ma non mi era stato detto durante il travaglio per evitare di turbarmi… scelta giustissima: in quel momento se avessi “sentito” che gli operatori attorno a me erano preoccupati io avrei perso la forza che mi ha dato modo di arrivare a partorire la mia bimba in modo completamente naturale. Il dopo parto è stato piuttosto complesso perchè una emorragia ci ha fatti correre in sala operatoria dove ho avuto una assistenza molto veloce e professionale. I giorni seguenti io e la mia famiglia siamo stati accolti e coccolati in quei primi momenti di conoscenza reciproca con il nostro nuovo cucciolo: medici, ostetriche, infermiere, inservienti… tutti quanti sempre gentili e sorridenti!
Quando nel 2011 ero in procinto di partorire il mio terzo bimbo non ho avuto dubbi sul dove: sarei andata nel piccolo paradiso di mamme e bimbi! Anche quel parto non è stato una passeggiata per presentazione posteriore del bimbo che oltretutto era anche bello grande. Anche in quella occasione ho avuto bisogno di assistenza medica in piena notte e la ginecologa è stata altamente competente e rispettosa del mio corpo e, nonostante abbia dovuto applicare la ventosa (che alla fine non è stata usata perchè sono riuscita a fare tre spinte fatte bene!), come indicano le direttive OMS, non mi ha fatto episiotomia… e si sa bene quanto questo velocizzi la ripresa post partum anche se altrove viene spacciata come un “aiutino”.
Nel 2014 sono tornata e ho avuto il mio PARTO PERFETTO: in acqua, di notte, in penombra, con la musica che desideravo, senza lacerazioni e senza inutili medicalizzazioni che altrove mi avevano già assicurato in quanto precesarizzata, con tampone positivo e per di più ormai attempata con i miei 35 anni!
vipiteno è questo e molto di più: è vera competenza, è empatia, è RISPETTO della fisiologia, dell’intimità di un momento così delicato come il parto e il post partum, è accoglienza della mamma, del papà e di eventuali fratelli. Vipiteno è disponibilità (alcuni mesi prima dell’ultimo parto ho chiesto se potevo avere un colloquio per informazioni ulteriori e ho potuto parlare con una ostetrica e anche con il primario!). Vipiteno è una perla rara, è una eccellenza e non va chiuso ma piuttosto valorizzato!” Mamma Corina, provincia di Verona
” Io vivo vicino a Piacenza, per raggiungere Vipiteno sono 350 km… So che ci sono mamme che arrivano da ben più lontano per partorire qui. Precedente parto con taglio cesareo e perdita al terzo mese di gravidanza di un altro bambino vissuti in modo orribile e inumano. Mi sono appena recata qui in vacanza perché tra poco ho il termine! Non vedo l’ora di partorire a Vipiteno perché so che qui il parto fisiologico è sostenuto e rispettato, io e la mia bambina non saremo solo un numero, e nonostante sia precesarizzata non fa differenza, nessun ospedale mi avrebbe ad esempio concesso il parto in acqua…Se l’ospedale chiuderà quando invece dovrebbe essere di esempio per tutti sarà ulteriore motivo di vergogna per la nostra povera Italia!” Mamma Silvia, provincia di Piacenza