“Lo sviluppo del gioco simbolico avviene secondo cinque stadi di livello:
- Gioco di passaggio: ossia un’approssimazione di simbolizzazione, come portare il telefono all’orecchio senza parlare;
- Gioco simbolico diretto a sè: come fingere di dormire
- Gioco simbolico diretto ad altri: come abbracciare la bambola
- Sequenza di giochi simbolici: come fare il numero e telefonare
- Simbolizzazione sostitutiva: quando vengono coinvolti uno o più oggetti sostitutivi, ad esempio usare il cubetto come cornetta e parlare al telefono.”
Jean Piaget
I bambini giocano a “far finta di”… Si può dire che sia uno dei giochi preferiti e questo perché permette loro di entrare in una realtà diversa da quella che vivono o di riprodurre scene già vissute ed elaborarle.
Maria Montessori non parlava di gioco simbolico ma il suo pensiero andava oltre… Non era considerato un gioco, ma un “lavoro”, i lavori di vita pratica appunto e di manualità fine di cui abbiamo già parlato in altri articoli. Grattugiare una fetta, preparare una spremuta, macinare il caffè, permette ai bambini di compiere i lavori che sono soliti fare la mamma o il papà, come lavare i piatti o fare il bagnetto alla loro bambina. Fare i biscotti con la nonna, avvitare i bulloni con il nonno, sono esperienze meravigliose che mettono in atto tanti meccanismi tra cui quello del gioco di ruolo. Lei non preparava cucine finte o frutta e cibo finto, con piatti infrangibili e pentole di plastica… No, lei offriva ai bambini la possibilità di fare davvero l’attività… Cucinare veramente, con cibo vero, tagliare con veri coltelli e apparecchiare con piatti frangibili, come fanno gli adulti… Non esisteva la scatola dei travestimenti, ma ecco che all’ora della merenda o del pranzo, un grembiule trasformava un bambino in un cameriere!
Nelle nostre case ormai imperversano cucine in miniatura, cibo finto, bambole di ogni tipo che mangiano, fanno pipì, dormono, parlano e respirano, imitazioni sempre più perfette di bambini veri…. Passeggini, carrozzine, lettini per mettere a nanna gli adorati bambolotti… insomma… Tutto l’occorrente per fare delle perfette imitazioni degli adulti.
Giocando alla mamma e la bambina, al dottore, al mercato, alla scuola, al ristorante… Riprodurre tutte le situazioni che vivono costantemente. E affiorano così frasi, espressioni, toni di voce che ricordano quelle sentite dagli adulti… Immagino che tutti voi sappiate di cosa sto parlando e avete ben presente tutti questi oggetti. Quindi non mi perdo in ulteriori spiegazioni e illustrazioni. Vi posto invece dei “giochi simbolici montessoriani” che non avevamo visto negli articoli precedenti.
1- Stirare…. Ma Davvero!!! Basta un ferro da stiro da viaggio posizionato sul minimo, un asse da stiro (da viaggio) e dei fazzoletti o degli straccetti da stirare.
2- Cucire con ago e filo
Aggiungiamo tutti i lavori di vita pratica di cui ormai siete grandi esperti, e ora vi posto alcune immagini di tipici giochi simbolici di cui i vostri bimbi si renderanno protagonisti e alcuni angoli che potete preparare voi per loro.
3) Raccontare una storia come fanno mamma e papà
4- Portare una bimba nella fascia come loro da piccoli
5- Asciugare i capelli come la mamma fa con me
6- Travestirsi… Un gioco bellissimo!! Ora sono la mamma…
Ora faccio la veterinaria…
Ed ecco un angolo travestimenti che potete preparare per i vostri bambini… Cappelli e parrucche, sciarpe, foulard, scarpe con il tacco, scarpe buffe, borsette, collane, bracciali… e naturalmente non può mancare un bello specchio!
7- Un’altra attività davvero meravigliosa per elaborare le emozioni, vivere realtà diverse, è il teatrino. Ne esistono di svariati generi, ma si possono anche autoprodurre. A tal proposito ve ne posto alcuni sia comprati che homemade. Vi divertirete un mondo a costruire le marionette con i vostri piccoli artisti!
Questo l’ho acquistato 3 anni fa circa, ma in realtà è semplicissimo da fare a casa. Stoffa e buona manualità:
Ecco un teatrino realizzato con degli scatoloni 🙂 Per sapere come realizzarlo visitate il sito nonlocompro.it
Queste marionette le ho realizzate io con la mia prima figlia, all’epoca lei aveva 3 anni. Si nota che sono state usate parecchio perchè mancano occhi, delle braccia e dei cappelli, ma credetemi è stato bellissimo farle e meraviglioso vedergliele utilizzare!
Queste le avevo acquistate insieme al teatrino. Preziosissime e davvero davvero ben fatte!
Queste le ho acquistate in un mercatino e sono realizzate con pile e materiale di riciclo!
8- Ed arriviamo all’utilizzo di un oggetto per simboleggiarne un altro come ad esempio…
Una bacinella diventa una barca!
Dei Lego una macchina perfetta!
La fantasia è un mondo meraviglioso! Maria Montessori in questo si discostava un po’ dal mio pensiero… era una donna molto concreta, un medico, quindi la scienza e la materia erano aspetti molto presenti nella sua vita. La fantasia, astratta ed inconcreta, era vista come energia sprecata se non veniva utilizzata per analizzare delle ipotesi concrete. Ad ogni modo, io credo che far finta di essere la mamma o la maestra o un pirata o un pittore, sia una tappa di sviluppo fondamentale per imparare a calarsi nei panni degli altri, per poter essere empatici, per poter comprendere gli stati d’animo più svariati. Numerosi pedagogisti e psicologi avvalgono questa tesi.
Giocate con i bambini, lavorate con loro, apprezzate lo sforzo che fanno per somigliarvi, per entrare in questo strano mondo ed impararne le regole sociali. Siate un buon esempio da seguire, osservateli e anche quando ripeteranno una frase detta da voi che pare stonata, apprezzate questa mano che vi tendono dandovi la possibilità di prendere coscienza ed essere migliori!
Vivere Montessori vi augura buon divertimento con tanti giochi di ruolo!
Educatrice Manuela Griso