Erano stati catturati in Africa, dopo che dei cacciatori senza scrupoli li avevano strappati alle loro madri. Così, dopo 30 anni di prigionia in un centro di sperimentazione animale, Alfred, David, Xsara e Susi insieme ad altri 34 scimpanzè sono stati liberati ed hanno visto la luce del sole per la prima volta. La casa farmaceutica che le aveva come cavie le ha utilizzate anche per la sperimentazione dei virus dell’AIDS e dell’EPATITE.
Quando si sono aperte le porte della loro nuova vita da liberi, loro si sono messi a sorridere e si sono abbracciati. La tv tedesca ha ripreso questo momento emozionante e il direttore del parco austriaco ha commentato così:
«Sorpresi ed increduli! Quando la porta si è aperta e hanno visto la luce del sole, gli scimpanzè si sono abbracciati, hanno riso. Immaginate, rimanere imprigionati per tutto questo tempo e poi d’improvviso si apre la porta».
Ora vivono liberi senza dover subire più esperimenti. Il loro recinto, di una superficie di circa 2500 metri quadrati, si trova a Gänserndorf, a qualche chilometro da Salisburgo. Da quasi dieci anni il rifugio per animali di Gut Aiderbichl accoglie gli animali in difficoltà.
Gli scimpanzè sono scimmie “antropomorfe” : hanno cioè molte similitudini con l’organismo umano e anche nell’aspetto esteriore e nella struttura anatomica si avvicinano molto all’uomo.
Questo, a parer mio, non giustifica assolutamente il loro impiego da cavia, non giustifica nemmeno i maltrattamenti e il dolore che sono obbligati a subire. I ricercatori o gli sperimentatori si sono mai chiesti se, visto che “sono come noi”, possano anche soffrire come soffriamo noi?
Ecco il video della liberazione: è davvero toccante!